Stay home, stay cool!

It’s time to freshen up your home with something original! Whether it’s a piece of design, a small object to give colour to your rooms or a new furniture to meet your smart working and DAD needs, let’s see together the trends for our home.

If the motto has been #stayhome for more than a year now: let’s live it in a cool way!

First of all: the circle! Symbol of perfection and order, the circle is the preferred shape in furniture. The soft and rounded lines are the best for  armchairs, chair backs and even chandeliers.

The second trend is the stool. Very simple, made of plastic or aluminum, preferably colored, with three or four legs, the stool is a must have. The best sellers are super trendy in pastel colors or industrial-style.

Third, but not least, element: sustainability! Furnishings and objects obtained from old furniture or by recycling waste materials are the great trend of 2021. Giving a second chance and a second life to recovered and refurbished furniture, as well as creating a truly original and personal style, allows conscious consumption, thinking about sustainability.

Visit our website to discover the stores dedicated to Home decor in CityLife Shopping District!


I cinque accessori hi-tech must have per la casa

Ho visto cose che voi umani… Recita così la celebre frase pronunciata dall’androide Roy Batty nel film di fantascienza Blade Runnerdel 1982, il cult di Ridley Scott che ha cambiato il volto della fantascienza. Sono passati 36 anni da allora e la tecnologia è sempre più nostra fedele compagna anche grazie all’avvento della così detta domotica, quella scienza interdisciplinare che si occupa dello studio delle tecnologie atte a migliorare la qualità della vita in casa. Oggi se si pensa alla tecnologia si tende a considerare lo sviluppo degli smartphone, ma in realtà c’è un mondo molto più ampio e variegato che coinvolge sì i dispositivi portatili, ma li supera anche, come nel caso degli accessori per la casa.

C’è grande attesa in Italia per il lancio di Amazon Echo e della sua Alexa, che proprio in questi giorni è la protagonista delle stories di influencer e nerd, ma cos’è? Da noi è una perfetta sconosciuta, ma in America è una vera superstar. Alexa è l’assistente virtuale di Amazon nata nel 2014 assieme ad Echo, un altoparlante speciale gestibile tramite comandi vocali. Un primo passo del colosso dell’e-commerce nel vasto mondo dell’“internet delle cose”. Alexa comanda tutto, dagli elettrodomestici alle auto, apparecchi gestiti con comandi vocali che seguono il vostro linguaggio, esattamente come avviene con Siri. Insomma, basta chiedere e Alexa esegue.

Altro settore in espansione e sempre più richiesto è quello della sicurezza e della videosorveglianza, la telecamera Nest Cam IQ è una semplice videocamera ma di altissima qualità; dotata di un sensore che registra in 4K è in grado di riconoscere il volto delle persone riprese. La telecamera è integrata ad un sistema di intelligenza artificiale che avvisa l’utente, tramite app su smartphone, di qualsiasi anomalia e grazie alla funzione Parla e Ascolta è possibile parlare e ascoltare attraverso la telecamera, comunicando con chi sta a casa. Altra novità è quella del termostato intelligente, uno molto valido è quello prodotto da Nest che permette di regolare e controllare la temperatura di casa da remoto, riducendo gli sprechi e, di conseguenza, il costo della bolletta.

Anche l’attività fisica è sempre più contaminata o meglio controllata dalla tecnologia, come accade con l’orologio Misfit Flash, un accessorio tecnologico dedicato al tracciamento delle attività giornaliere. Ottimo per monitorare i passi, la corsa, il nuoto e anche la bici ma anche il tracciamento del sonno e il diario culinario. Insomma come avere un personal trainer e nutrizionista sempre con voi.

Ultimo ma senza venir meno all’innovazione è il TP-Link! Un oggetto indispensabile per chi ha problemi di segnale wifi e ha delle zone scoperte da segnale in casa. Basta attaccare l’apparecchio a una presa vicino al modem e dopo aver premuto il tasto WPS che lo configura istantaneamente lo si potrà collegare a una presa a metà strada tra il modem e la zona buia, ed il gioco è fatto! Come? L’apparecchio amplifica il tuo segnale wi-fi riportandolo alla massima potenza in modo da espanderlo anche dove fino a ieri non potevi navigare.

Sei pronti ad abbracciare il futuro?

 

Urban Magazine


Il design felino made in Japan

L'idea nasce nemmeno a dirlo dal Giappone, paese che da tempo prende a cuore i felini domestici, sin dagli anni '90 quando a Tokyo inaugurò il primo Neko Cafè, ovvero un bar dove i gatti scorrazzano felici tra giochi e clienti che li possono accarezzare e coccolare; oggi ne esiste uno anche a Milano, il Crazy Cat Cafè di Via Napo Torriani 5.

Oggi succede che Okawa Kagu, l'equivalente giapponese di Ikea ha creato una linea di arredi interamente dedicata ai gatti. L'azienda di mobili conosciuta per coniugare la qualità artigianale con i costi contenuti ha deciso di creare una collezione di arredi esclusiva solo per gatti. Si tratta di mobili del tutto identici a quelli che si usano nelle case, come puff o divani e letti in miniatura. L' obiettivo è quello di promuovere Fukuoka, un'area del Giappone dove vivono e lavorano diversi artigiani professionisti specializzati nella lavorazione del legno e del vetro.

Gli arredi per gatti di Okawa Kagu sono miniature di mobili reali con cui gli artigiani sperano di poter dar vita a una nuova industria di design dedicata esclusivamente ai felini amici dell'uomo. Okawa Kagu non è però l'unica azienda giapponese a prendersi cura dei gatti, la Natural Slow produce cucce di design in legno geometriche, perfette per poggiare un cuscino al loro interno e far rilassare i nostri animali domestici.

Quante volte è capitato che i nostri cani e gatti, invece di dormire nella cuccia, si sdraino direttamente su un cuscino poggiato per terra? Ora i quattro zampe potranno godere del design abbinato alla comodità ed essere, così, ulteriormente viziati.

 

Testo a cura di Urban Magazine


Quando il suono arreda.

Non solo funzionali ma anche belli. Cosa? I complementi d’arredo tecnologici che ormai fanno parte della nostra vita rendendola anche più agevole, e se anni fa si tendeva a nascondere gli elettrodomestici oggi sono diventati pezzi di design che amiamo esporre in casa quali complementi d’arredo. Il primo posto della categoria lo occupano gli speaker che ci permettono di ascoltare la musica in wifi e bluetooth per casa, comandata anche dai nostri smartphone. Linee minimal, design raffinato, la qualità d’ascolto va ormai di pari passo con la forma e le case produttrici di altoparlanti per la casa sono state tra le prime a investire sul design. Tra le novità in questo ambito spicca la limited edition di Sonos One Hay presentata di fresco durante l’ultimo Salone del Mobile milanese in tre nuove gamme colore: rosso, verde e giallo. Questi nuovi altoparlanti sono in grado di supportare servizi vocali e riprodurre musica con amplificatori digitali classe D, tweeter e un mid woofer con tecnologia anti-eco che si abbassa in modo intelligente quando una persona parla.

Se vi piacciono gli accostamenti particolari il vostro occhio ricadrà sul Ruark Audio Mrx, uno speaker dal design minimal che accosta il legno al tessuto in modo originale. Il primo che si connette a Internet senza filo con un accesso alle stazioni radio di tutto il mondo e una libreria musicale enorme che attinge a Spotify, Deezer, Tidal e Amazon Music. Se amate la musica questo è il vostro speaker.

Se invece date priorità all’eleganza e amate il design nordico, Jamo Studio 8, che con le sue linee eleganti e minimali produce un suono cristallino sorprendente. Il brand danese Studio Jamo unisce alle performance elevate del sistema un design raffinato tipico dei paesi del nord che li rende dei veri oggetti di design nelle loro versioni nera, bianca e noce. Il suono avvolgente di questi speaker vi farà sentire come al cinema cogliendo tutte le sfumature del suono.

Ecosostenibile è una parola che vi si addice? C’è lo speaker che fa per voi non temete! E' Get Together Mini l'ultimo nato in casa Marley che associa design vintage a materiali ecosostenibili con una buona qualità di ascolto. Il tessuto che lo riveste è stato realizzando riciclando bottiglie di plastica mentre i pannelli laterali in bamboo riducono al minimo l’impatto ambientale, all'insegna del green power.

 

Testo a cura di Urban magazine.


Milano capitale del design

La settimana della Design è diventata con gli anni l’appuntamento più vitale e interessante non solo per il settore dell’arredamento ma per l'intera città di Milano. Grazie al Fuorisalone, il mondo del design punta gli occhi sul capoluogo Lombardo con un calendario di eventi che invade letteralmente tutta la città durante i giorni della fiera. Un appuntamento che occupa il territorio con una serie di aperture che coinvolgono sempre più quartieri del capoluogo lombardo dal 17 al 22 aprile.

Ma quali sono i luoghi fondamentali di questo evento? Sicuramente Zona Tortona, un distretto che deve la sua popolarità proprio al Fuorisalone con Porta Genova e gli altri spazi industriali che popolano questo quartiere: il SuperstudioPiù e il suo celebre SuperDesignShow, il Base Milano e il MUDEC. Tra i quartieri da non perdere c'è sicuramente Brera, le sue viuzze si animano ulteriormente in questi giorni, non soltanto per l’alta densità di showroom presenti in zona, ma anche per le numerose iniziative correlate come lo Streeteat, un food truck festival allestito nel cortile del liceo Parini. Restando in centro arriva alla quinta edizione il circuito delle 5 vie, con un palinsesto che vira alla cultura con pezzi di design in edizione limitata e spazio ai giovani designer, senza tralasciare la terza edizione della Design Parade che culminerà con una festa in Piazza Affari divenuta ormai una delle più coinvolgenti del Fuorisalone.

Parlando di nuovi distretti, non possiamo non menzionare Isola design district, che rinnova l'appuntamento con il Milan Design Market che permette ai visitatori di comperare oggetti di design e gadget d'autore, e CityLife Shopping District che proporrà il mezzo secolo di storia di Habitat tra le sue gallerie attraverso un temporary outlet inedito e speciale, dove acquistare pezzi unici dall’archivio storico del brand. Anche Lambrate si riconferma protagonista grazie a Ventura Project, anche se quest'anno si sposta verso Nolo (Nord di Loreto), senza tralasciare i suoi storici spazi dietro la stazione ferroviaria. Anche il Politecnico inaugura quest'anno il suo distretto del design con Design X Designers, una grande mostra di progetti didattici provenienti da tutto il Sistema Design del Politecnico di Milano e con l'evento Atmospheres, un critical mass che avrà la forma di una performance coinvolgente.

L'edizione 2018 del Salone del Mobile punta l'occhio sul design sostenibile, un nuovo modo di fare impresa per far sì che gli oggetti abbiano una possibilità di riuso. Fare design, oggi, impone di pensare al domani, non solo in relazione ai materiali utilizzati ma anche ai processi produttivi scelti. E oltre ad augurarvi una fantastica design week, vi ricordiamo che il design vive tutto l’anno anche in altri store di CityLife Shopping District grazie a marchi quali Democracy, Milano Home Design e molti altri!

 

Testo a cura di Urban magazine.


Il futuro del cinema è virtuale

Se al Sundance Film Festival di Park Ciry, tenutosi lo scorso gennaio nello Utah, ha inaugurato una sezione interamente dedicata a VR, realtà aumentata, mixed reality e intelligenza artificiale, non è un messaggio da sottovalutare. Il Sundance Film Festival, ideato da Robert Radford nel 1990, è divenuto negli anni il ritrovo per eccellenza del cinema indipendente, dove vengono lanciati anche i nuovi trend del settore.

Qualcuno si è addirittura già sbilanciato dicendo: "Le sale cinematografiche, così come le conosciamo, hanno i giorni contati" ma sappiamo bene che, prima che la realtà virtuale prenda piede nelle sale dovremo ancora attendere un bel po'. Diversi cinema multisala hanno ormai la sala tecnologica con la celebre definizione 4k che offre un'esperienza immersiva facendoci entrare nella pellicola. Restando in termini di avanguardia non possiamo non menzionare CityLife Anteo, il nuovo multisala milanese inaugurato lo scorso dicembre. La struttura conta 7 sale alle quali sono stati dati i nomi di classici cinema milanesi ormai chiusi: cinque da 150 posti, una da 100 e la più grande, la Maestoso, con 350 posti a sedere - tra cui le poltroncine a divanetto - proiettore in 4K di ultima generazione, audio Dolby Atmos e uno schermo di oltre 18 metri.

Ma quali sono i primi titoli proposti che ci faranno provare questa esperienza nuova e fantascientifica? Spheres è una delle serie di punta e promette di proiettare gli spettatori nello spazio, prodotta a Darren Aronofsky  (regista de Il Cigno Nero), la serie è diretta da Eliza McNitt, mentre come voce narrante avrà Jessica Chastain. Il primo episodio svelato al festival s'intitola Songs of Spacetime e promette di mostrare e vivere in prima persona, cosa accade quando si scontrano 2 buchi neri. Ricordate invece la serie Step Up sul ballo di strada che ha rese celebre Channing Tatum? Bene lui stesso e la moglie Jenna Dewan sono i produttori di Step Up High Water. La serie ispirata dai film è stata realizzata per YouTube Red, il servizio di streaming a pagamento creato da Google, con esperimenti di volumetric capture destinati a soppiantare il 360 e il video sferico per un'esperienza più reale e immersiva. Gli appassionati di tecnologia e scienza invece troveranno pane per i loro denti con Elastic Time, un documentario in cui il nostro corpo si fa ologramma in tempo reale e diventa una parte dello spazio circostante. A narrarlo il dottor Antony Stark del centro per astrofisici Harvard-Smithsonian.

Siete pronti a entrare in un mondo parallelo?

Testo a cura di Urban magazine.


declutter concept (handwriting on napkin with a cup of coffee

Decluttering: cos’è e a cosa serve?

Tra uno dei buoni propositi per il nuovo anno questa volta non potete scappare al decluttering. Cioè?

Per decluttering si intende “liberarsi del superfluo”. Liberarsi, buttare, dimenticare. Ciao, adios, adieu.

Insomma, lo avrete capito: è ora di buttare quella maglietta scolorita (ma non lavata) appartenente all’ex ragazzo della quarta liceo che ancora giace lì nel terzo cassetto del comò.

Va bene essere sentimentali ci mancherebbe, però arriva un momento in cui passare dall’essere romantici ad accumulatori seriali è un attimo.

E no, non va bene (non è nemmeno più di moda se per quello).

Quindi facciamo tutti un gran respiro, contiamo fino a 10 e magari invitiamo un paio di amici fidati (servono sempre consigli decisi da parte di quelli che per ovvi motivi non sono legati agli oggetti di troppo).

Per i principianti in materia sarà meglio iniziare concentrandosi su una stanza sola, per poter farla al meglio.

Perché non prendere esempio da Carrie nel film di Sex and the City? Preparando tre scatoloni: tenere, buttare, riciclare. In quest’ultimo metterete oggetti da regalare, da vendere, oppure da dare in beneficienza. Oppure da riciclare nel vero senso della parola trasformando l’oggetto in questione, customizzandolo oppure usandolo diversamente, perché no! Una soluzione sicuramente carina e green!

Un altro passo fondamentale del decluttering è cercare di cambiare il nostro metodo di acquisto: comprando in modo intelligente. Come fare? Per quanto riguarda l’abbigliamento scegliendo pezzi versatili e passe-partout che possano essere abbinati a più vestiti già in guardaroba e usati per diverse situazioni, oppure sistemando i capi nell’armadio con una vera logica: vestiti per l’ufficio, per il tempo libero, per le occasioni speciali, per la sera. In queste quattro sezioni potrete poi riordinare tutto per colore e rendervi conto così di ciò che avete a sufficienza e ciò che invece vi manca davvero.

Comprare responsabilmente non vuol per forza dire “rinunciare allo shopping” (e ci mancherebbe!) ma acquistare più capi di qualità che durino nel tempo. Comprare pezzi davvero utili e basici per potersi poi permettere quella follia che sognavamo da un po’!

Infine, oltreoceano stanno spopolando già da tempo le vendite private o i cosiddetti “vide dressing” come dicono in Francia. Finita la stagione perché non rivendere i vestiti che pensiamo di non mettere più? Così da liberare gli armadi e fare spazio a… nuovi acquisti ovviamente!

 

Elise Lefort per Urban Magazine


Fatti fare la casa da un’app

Un’app ti dice quali mobili comprare, dove metterli, quanto spazio avanza. Architetti bye bye.

La scena è questa. Invito a cena a casa di amici. La coppia si è appena trasferita nel nuovo piccolo loft. Gusto minimal, poche cose ma giuste e poi: disposizione delle stanze funzionale, molta luce, nonostante gli spazi non proprio enormi. E alla domanda: ma chi è l’architetto che vi ha seguiti, la sorpresa. Architetto? Dai, non scherziamo.

Si sa, le esigenze quando si tratta della propria casa sono alte, anzi altissime. Il tempo invece è sempre meno. E se anni fa ci si accontenta di una casa funzionale e vivibile più a lungo possibile, oggi tutto ciò non basta. Una casa deve rispecchiare perfettamente il nostro gusto, riuscendo ad incastrare necessità, vivibilità, design e ottimizzazione degli spazi.

L'architetto, figura importante e necessaria, è però molto spesso un lusso che non tutti possono permettersi di avere a fianco. Così oggi sempre più marchi di design propongono soluzioni alternative per un design e un arredamento "fai da te" più preciso e efficace, come se fosse stato consigliato da un professionista. Tra questi IKEA Place, un’applicazione in realtà aumentata, che permette agli utenti di sperimentare soluzioni di design per trasformare i propri spazi, ri-arredare la propria casa e poter condividere il risultato con gli amici, la famiglia, o con chiunque si ha voglia. Ma non è l’unica.

Diverse app propongono prodotti e componenti d’arredo in 3D, perfettamente in scala, in modo che ogni scelta rispecchi misure, design e funzioni reali, grazie alla nuova tecnologia ARKit di Apple.

Una tappa importante nella trasformazione digitale che trasformerà il modo in cui acquisteranno i mobili in futuro.