Il Rinascimento tedesco in mostra a Milano, con una retrospettiva dedicata a Albrecht Dürer
Inaugurata a Palazzo Reale il 21 febbraio scorso “Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia” è una ricca retrospettiva che ospita 130 capolavori del Rinascimento tedesco nel suo momento di massima apertura verso l’Europa. Un'importante selezione di opere di Dürer e di alcuni dei suoi più importanti contemporanei tedeschi e italiani, ci svela l’arte del pittore di Norimberga attraverso gli scambi artistici tra Europa del nord e del sud tra fine Quattrocento e inizio Cinquecento. Dai celebri ritratti del maestro, realizzati su commissione, ai soggetti mitologici sino alle pale d'altare. Un percorso articolato per sezioni tematiche che indaga sul suo rapporto con Venezia e l’Italia e le sue passioni quali la geometria, la natura, il mondo, ma anche l’individuo e il Classicismo. Quella di Dürer è una delle più importanti retrospettive viste negli ultimi anni a Palazzo Reale, capace di illuminare la figura di un artista unica per bravura tecnica, interessi intellettuali e personalità affascinante.
Palazzo Reale, fino al 24 giugno 2018
Orari:
lunedì 14.30-19.30
martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 9.30-19.30
giovedì e sabato: 9.30-22.30
Biglietti: intero € 12,00, ridotto € 10,00
Testo a cura di Urban magazine.
L’intramontabile Mary Poppins atterra al Teatro Nazionale
Chi l’avrebbe mai detto che il super classico della Walt Disney fosse addirittura più bello e forse più atteso a teatro oggi nella sua veste musical, che all’epoca dell’uscita del film. Questo spettacolo è realmente il bilanciamento perfetto tra il libro di P. L. Travers e il film diretto da Robert Stevenson. La sua scenografia è imponente, con una casa Banks di bene 4 piani dove Mary sale e scende accompagnata dall’eleganza sonora sprigionata da un’orchestra di 26 elementi. Il cast è composto da una trentina di interpreti tra protagonisti e ballerini guidati dal coreografo Gillian Bruce. La regia invece si prende qualche libertà rispetto allo spettacolo originale, che dopo quarant’anni di tentativi falliti da show teatrale divenne un film di successo nel 1964. I primi appuntamenti al teatro hanno registrato tutti una standing ovation finale sopratutto per la protagonista Giulia Fabbri e per le scenografie animate mai viste così in armonia con le canzoni classiche dei fratelli Sherman. Mary Poppins sarà in scena fino al 13 maggio al Teatro Nazionale di Milano. Meglio affrettarsi ad acquistare un biglietto! Il sold out per ogni data è dietro l’angolo.
Teatro Nazionale, piazza Piemonte
fino al 13 maggio, ore 20.45.
sab. anche ore 15,
dom. ore 15 e 19.30,
prezzo: 33/51 €
info: 02-00640888
Testo a cura di Urban magazine.
Francesca Michelin in concerto a Milano, Sabato 17 Marzo
La cantautrice Francesca Michelin fa parte di quel range ristretto di: «artisti in concerto da non perdere». Il suo nuovo album d’inediti 2640 uscito il 12 gennaio scorso ha riscosso già molto successo, con il suo primo singolo Vulcano certificato platino. Arriverà a Milano il 17 marzo al Fabrique per presentare dal vivo il 2640 un progetto composto da tre triangoli colorati che rappresentano i temi principali del disco: un vulcano rosso, un mare blu e la montagna. Tutti partono dall’imparare a comunicare con le parole, nude e crude che siano. Tuttavia però è la sua immaginazione che sovrasta su ogni traccia e su ogni nota pronunciata dalle sue corde vocali. In totale sono 10 milioni gli stream registrati da Francesca su Spotify con i due singoli stabili nella top50 dei brani più ascoltati sulla piattaforma, con un album finito al primo posto della classifica di iTunes. La cosa più bella è che Francesca si è sempre fatta portavoce dei valori di solidarietà e responsabilità verso la natura e per celebrare l’uscita del disco ha piantato 50 alberi in Kenya grazie alla partnership con la piattaforma Treedom. Un personalità unica da non perdere sopratutto sul palco dove potrete ammirare la sue doti vocali ma anche quelle di polistrumentista.
Testo a cura di Urban magazine.
Al Piccolo Teatro Strehler "Freud o l'interpretazione dei sogni"
«Ogni epoca ha un paio di libri, non di più, che la riassumono completamente. Al punto tale da esserne una sorta di catalogo. Il Novecento è L’Interpretazione dei sogni di Freud. Noi siamo figli di quel libro. Ecco la necessità e la bellezza di dedicare una produzione di questa importanza a un’opera forse mai portata in scena».
Sono le parole di Stefano Massini autore della piece che vede alla regia Federico Tiezzi e che andrà in scena al Piccolo Teatro Strehler dal 23 gennaio all'11 marzo.
Durante lo spettacolo Freud, interpretato da Fabrizio Gifuni, analizza i sogni, racconta le visite con i suoi pazienti, racconta i propri stessi sogni. Ma il gioco di meccanismi, per cui tutto ciò che nel sogno appare camuffato, è in realtà profondamente motivato da metafore. Un mosaico di casi e di personaggi diversi, ciascuno dei quali porta un enigma… siete pronti a risolverli?
Testo a cura di Urban magazine.
Salon du Chocolat: la dolcezza invade Milano
La terza edizione del Salon du Chocolat si svolgerà dal 15 al 18 febbraio presso il MiCo Lab - Milano (Gate 17), Piazzale Carlo Magno,1. Un evento unico che raduna i maitre chocolatier e le eccellenze del settore in una rassegna ricca di eventi, show e cultura.
Food lovers, intenditori e professionisti potranno assaggiare, sperimentare e scoprire le diverse sfumature del cioccolato in un weekend dove gusto, amore e passione saranno gli elementi chiave. Numerosi gli appuntamenti in scaletta tra degustazioni, performance con esperti del settore e maestri del cioccolato tra cui Iginio Massari, Alessandro Borghese, Luigi Biasetto, Alessandro Comaschi e Antonio Dalosio.
E… a proposito di showcooking, CityLife Shopping District ha organizzato un’anteprima esclusiva gratuita per il suo pubblico: domenica 11 febbraio, dalle ore 17:00, Davide Comaschi - direttore del Chocolate AcademyTM Center Milano, vincitore dei World Chocolate Masters 2013, chocolate designer - farà vivere il cioccolato durante un dolcissimo evento in food hall!
Inoltre, con CityLife Shopping District l'ingresso al Salon du Chocolat è scontato del 20%!
Acquista qui il tuo biglietto, inserisci il codice Coupon CitySDC e ottieni subito lo sconto sul prezzo finale. Un'occasione... golosa!
Ecco tutti gli appuntamenti del salon: http://www.salonduchocolat.it/ita/2018/eventi/
Testo a cura di Urban magazine.
MI AMI ORA: il Festival della musica
Torna anche quest’anno il festival milanese dedicato alla musica, secondo un format organizzato da BetterDays (che dal 2005 si occupa di organizzare il festival MI AMI).
Gli appuntamenti sono per il 16 febbraio presso la Santeria Social Club di via Toscana e il 24 febbraio al Fabrique di via Fantoli 9, dalle 19.00 alle 03.00 del mattino. In programma musica dal vivo con il release party del nuovo album di Wrongonyou, la preview esclusiva di Verano, il concerto di debutto di Andrea Poggio, la data zero di Gigante, Paolo Baldini Dubfiles con Jules I e Jacob dei Mellow Mood per la notte del 16 febbraio, mentre per la seconda serata sono aspettati il rapper Ghemon (con il secondo album Mezzanotte) e Rkomi, dopo l’apertura del duo Coma Cose e dei Belize. A seguire, Night Skinny con il disco Pezzi, e infine G, Quagliano e Giad con due DJ set.
Prezzi
- 15 euro (più diritti di pre-vendita) per il 16 febbraio alla Santeria Social Club
- 20 euro (sempre più pre-vendita) per la notte del 24 al Fabrique.
Frida Khalo oltre il mito al Mudec
È morta più di sessant’anni fa, eppure sembra che l’abbiano tutti conosciuta.
Ci sarà un motivo per il quale Frida Khalo continua tutt’oggi a essere una delle donne più copiate al mondo. I fiori, quelle ciglia importanti, i colori, quei capelli raccolti, gli orecchini. Copiata, ri-copiata, disegnata, ritratta. Più di un’artista, se Frida vivesse ancora oggi spazzerebbe via le influencer con un solo sguardo. Perché di quello si tratta: di influenzare, inspirare, guidare fans e non solo. Nonostante ci abbia lasciati più di mezzo secolo fa, nonostante ci sembri di “conoscerla da una vita”, la vita e le opere di Frida Khalo sono per la maggior parte di noi ancora tutte da esplorare. Per questo il MUDEC, Museo delle Culture di Milano, le dedica una grande e nuova retrospettiva. Un’occasione perfetta per vedere (o rivedere) tutte le opere provenienti dal Museo Dolores Olmedo di Città del Messico nonché dalla Jacques e Natasha Gelman Collection, le due più ampie e importanti collezioni di opere firmate da Frida Khalo al mondo.
Quando? Dal 1 febbraio al 3 giugno presso il MUDEC di Milano.
Elise Lefort per Urban Magazine
Rick Owens a La Triennale di Milano. "Subhuman Inhuman Superhuman"
“I vestiti che creo sono la mia autobiografia. Rappresentano la calma elegante a cui aspiro e i danni che ho fatto lungo la strada. Sono un’espressione di tenerezza e di un animo furente. Sono un'idealizzazione adolescente e la sua inevitabile sconfitta.”
Rick Owens
Non solo semplici vestiti. Non la solita “retrospettiva” dedicata a qualche stilista. L’archivio, i pezzi chiave, i grandi successi, insomma, la celebrazione più banale e scontata che si possa concepire. No, Rick Owens non è nulla di tutto ciò. O meglio lo potrebbe essere, ma sarebbe troppo facile in fondo. No?
A chi ancora potrebbe mai chiedersi chi è Rick Owens, basta sapere che la sua primissima sfilata è stata sostenuta da Anna Wintour Herself che fu attratta fin da subito dal talento del giovane designer di Portland. Nel 2003 si trasferì a Parigi. Nel 2017 è infine stato insignito dal Council of Fashion Designers of America con il Lifetime Achievment Award.
Nella Mostra “Subhuman Inhuman Superhuman” Rick Owens “usa” vestiti, abiti, accessori e arredi creati nel corso dei suoi 20 anni di carriera, ma il fulcro dell’esposizione sta in una scultura che riunisce vari elementi quali cemento, sabbia, gigli e addirittura anche capelli dello stesso artista.
“VOLEVO PRENDERE CIÒ CHE UN MONDO SPREZZANTE PUÒ DERIDERE, PER TRASFORMARLO IN QUALCOSA DI BUONO, EMPATICO, GENTILE ED INCLUSIVO”.
La Mostra “SUBHUMAN INHUMAN SUPERHUMAN” presso La Triennale di Milano è aperta fino al 25 marzo prossimo.
Da martedi a domenica dalle 10.30 alle 20.30
Intero 9 Euro
Ridotto 7,5 / 6,5 Euro
Elise Lefort per Urban Magazine
Toulouse Lautrec: “Il mondo fuggevole” a Palazzo Reale
A cosa dobbiamo l’immagine del pittore francese bohémien? A diversi artisti, ma soprattutto a lui: Toulouse Lautrec. Ballerine, cancan, senza dimenticare gli afficionados dei cosiddetti zinc, i bar della Parigi di una volta. Henri de Toulouse-Lautrec ha saputo colpire ed imporsi nonostante non avesse mai frequentato nessuna scuola, grazie a una sua visione potente e realistica.
Ritratti di vita. Ritratti di vita così reale che tutt’oggi hanno mantenuto la loro anima fortemente provocatoria. La Mostra - inaugurata lo scorso 17 ottobre e che continuerà fino al 18 febbraio - è stata curata da Danièle Devynck (direttrice del Museo Toulouse-Lautrec di Albi) e Claudia Zevi. Prodotta e promossa dal Comune di Milano-Cultura, da Palazzo Reale, da Giunti Arte Mostre Musei e da Electa, ovviamente con la collaborazione del Musée Toulouse-Lautrec di Albi e l’Institut National d'Histoire de l'Art (INHA) di Parigi.
Una Mostra da vedere e rivedere con tutta la famiglia, per potere guardare con i propri occhi e almeno una volta nella vita le opere di uno dei pittori più famosi della Belle Epoque. Di una Parigi scura, scandalosa, godereccia con i suoi cabaret e le sue case chiuse. Simbolo di una città che tutt’oggi i turisti guardano attraverso i suoi occhi. Chi non ha mai acquistato in qualche bancarella parigina una di quei poster con qualche opera di Touloise Lautrec?
Dove? Al Palazzo Reale di Milano
Lunedì: 14.30 - 19.30
Martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 09.30 - 19.30
Giovedì e sabato: 09.30 - 22.30
- Intero € 12
- Ridotto € 10 - studenti, gruppi, over 65, disabili, Card Musei Lombardia Milano
- Convenzione Ridotto scuole € 6 - valido anche per gruppi organizzati da Touring e FAI
- Famiglie adulto € 10, ragazzi € 6 (per 1 o 2 adulti + ragazzi da 6 a 14 anni)
*audioguida inclusa
Elise Lefort per Urban Magazine
Take me i’m yours: la mostra dove puoi fare tutto ciò che ti è vietato altrove!
Il museo, i suoi divieti, le sue restrizioni… tutto ciò vi annoia? Allora abbiamo trovato cosa fa per voi. Si chiama “Take me i’m yours” e succede all’Hangar Bicocca. La particolarità di questa esibizione? Offre al suo pubblico la possibilità di fare tutto ciò che di solito è vietato fare nei musei.
Tutto ma proprio tutto? Ebbene sì (o quasi, non vi allarmate!).
Le opere sono esposte proprio per essere guardate, toccate, annusate, modificate, indossate e addirittura portate con sé. Niente furto, d'altronde lo dice il nome stesso dell’esibizione: “Take mi i’m yours”, ossia “portami con te, sono tuo!”. Unica condizione per coloro che vorranno accaparrarsi un pezzo di opera, sarà quella di lasciare qualcosa di loro. Uno scambio che mira a condividere con gli altri, con l’arte, a rendersi parte di un’opera. Tutto questo porta ovviamente l’opera ad essere continuamente in movimento, modificata, quasi itinerante e sempre diversa. Un’opera che diventa una vera e proprio performance grazie alla collaborazione dei visitatori.
La mostra è ideata da Hans Ulrich Obrist e Christian Boltanski, curata dagli stessi, con la collaborazione di Chiara Parisi e Roberta Tenconi.
Fino al 14 gennaio all’Hangar Bicocca.
Ingresso gratuito. Per prendere e collezionare le opere d’arte è richiesto però l’acquisto della borsa creata dall’artista Christian Boltanski al prezzo di 10 euro.
Consigliata la prenotazione per chi desiderasse visitare la mostra durante il week end.
Per informazioni: www.hangarbicocca.org
Elise Lefort per Urban Magazine