Frida Khalo oltre il mito al Mudec
È morta più di sessant’anni fa, eppure sembra che l’abbiano tutti conosciuta.
Ci sarà un motivo per il quale Frida Khalo continua tutt’oggi a essere una delle donne più copiate al mondo. I fiori, quelle ciglia importanti, i colori, quei capelli raccolti, gli orecchini. Copiata, ri-copiata, disegnata, ritratta. Più di un’artista, se Frida vivesse ancora oggi spazzerebbe via le influencer con un solo sguardo. Perché di quello si tratta: di influenzare, inspirare, guidare fans e non solo. Nonostante ci abbia lasciati più di mezzo secolo fa, nonostante ci sembri di “conoscerla da una vita”, la vita e le opere di Frida Khalo sono per la maggior parte di noi ancora tutte da esplorare. Per questo il MUDEC, Museo delle Culture di Milano, le dedica una grande e nuova retrospettiva. Un’occasione perfetta per vedere (o rivedere) tutte le opere provenienti dal Museo Dolores Olmedo di Città del Messico nonché dalla Jacques e Natasha Gelman Collection, le due più ampie e importanti collezioni di opere firmate da Frida Khalo al mondo.
Quando? Dal 1 febbraio al 3 giugno presso il MUDEC di Milano.
Rick Owens a La Triennale di Milano. "Subhuman Inhuman Superhuman"
“I vestiti che creo sono la mia autobiografia. Rappresentano la calma elegante a cui aspiro e i danni che ho fatto lungo la strada. Sono un’espressione di tenerezza e di un animo furente. Sono un'idealizzazione adolescente e la sua inevitabile sconfitta.”
Rick Owens
Non solo semplici vestiti. Non la solita “retrospettiva” dedicata a qualche stilista. L’archivio, i pezzi chiave, i grandi successi, insomma, la celebrazione più banale e scontata che si possa concepire. No, Rick Owens non è nulla di tutto ciò. O meglio lo potrebbe essere, ma sarebbe troppo facile in fondo. No?
A chi ancora potrebbe mai chiedersi chi è Rick Owens, basta sapere che la sua primissima sfilata è stata sostenuta da Anna Wintour Herself che fu attratta fin da subito dal talento del giovane designer di Portland. Nel 2003 si trasferì a Parigi. Nel 2017 è infine stato insignito dal Council of Fashion Designers of America con il Lifetime Achievment Award.
Nella Mostra “Subhuman Inhuman Superhuman” Rick Owens “usa” vestiti, abiti, accessori e arredi creati nel corso dei suoi 20 anni di carriera, ma il fulcro dell’esposizione sta in una scultura che riunisce vari elementi quali cemento, sabbia, gigli e addirittura anche capelli dello stesso artista.
“VOLEVO PRENDERE CIÒ CHE UN MONDO SPREZZANTE PUÒ DERIDERE, PER TRASFORMARLO IN QUALCOSA DI BUONO, EMPATICO, GENTILE ED INCLUSIVO”.
La Mostra “SUBHUMAN INHUMAN SUPERHUMAN” presso La Triennale di Milano è aperta fino al 25 marzo prossimo.
Da martedi a domenica dalle 10.30 alle 20.30
Intero 9 Euro
Ridotto 7,5 / 6,5 Euro
Elise Lefort per Urban Magazine
Toulouse Lautrec: “Il mondo fuggevole” a Palazzo Reale
A cosa dobbiamo l’immagine del pittore francese bohémien? A diversi artisti, ma soprattutto a lui: Toulouse Lautrec. Ballerine, cancan, senza dimenticare gli afficionados dei cosiddetti zinc, i bar della Parigi di una volta. Henri de Toulouse-Lautrec ha saputo colpire ed imporsi nonostante non avesse mai frequentato nessuna scuola, grazie a una sua visione potente e realistica.
Ritratti di vita. Ritratti di vita così reale che tutt’oggi hanno mantenuto la loro anima fortemente provocatoria. La Mostra - inaugurata lo scorso 17 ottobre e che continuerà fino al 18 febbraio - è stata curata da Danièle Devynck (direttrice del Museo Toulouse-Lautrec di Albi) e Claudia Zevi. Prodotta e promossa dal Comune di Milano-Cultura, da Palazzo Reale, da Giunti Arte Mostre Musei e da Electa, ovviamente con la collaborazione del Musée Toulouse-Lautrec di Albi e l’Institut National d'Histoire de l'Art (INHA) di Parigi.
Una Mostra da vedere e rivedere con tutta la famiglia, per potere guardare con i propri occhi e almeno una volta nella vita le opere di uno dei pittori più famosi della Belle Epoque. Di una Parigi scura, scandalosa, godereccia con i suoi cabaret e le sue case chiuse. Simbolo di una città che tutt’oggi i turisti guardano attraverso i suoi occhi. Chi non ha mai acquistato in qualche bancarella parigina una di quei poster con qualche opera di Touloise Lautrec?
Dove? Al Palazzo Reale di Milano
Lunedì: 14.30 - 19.30
Martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 09.30 - 19.30
Giovedì e sabato: 09.30 - 22.30
- Intero € 12
- Ridotto € 10 - studenti, gruppi, over 65, disabili, Card Musei Lombardia Milano
- Convenzione Ridotto scuole € 6 - valido anche per gruppi organizzati da Touring e FAI
- Famiglie adulto € 10, ragazzi € 6 (per 1 o 2 adulti + ragazzi da 6 a 14 anni)
*audioguida inclusa
Elise Lefort per Urban Magazine
Take me i’m yours: la mostra dove puoi fare tutto ciò che ti è vietato altrove!
Il museo, i suoi divieti, le sue restrizioni… tutto ciò vi annoia? Allora abbiamo trovato cosa fa per voi. Si chiama “Take me i’m yours” e succede all’Hangar Bicocca. La particolarità di questa esibizione? Offre al suo pubblico la possibilità di fare tutto ciò che di solito è vietato fare nei musei.
Tutto ma proprio tutto? Ebbene sì (o quasi, non vi allarmate!).
Le opere sono esposte proprio per essere guardate, toccate, annusate, modificate, indossate e addirittura portate con sé. Niente furto, d’altronde lo dice il nome stesso dell’esibizione: “Take mi i’m yours”, ossia “portami con te, sono tuo!”. Unica condizione per coloro che vorranno accaparrarsi un pezzo di opera, sarà quella di lasciare qualcosa di loro. Uno scambio che mira a condividere con gli altri, con l’arte, a rendersi parte di un’opera. Tutto questo porta ovviamente l’opera ad essere continuamente in movimento, modificata, quasi itinerante e sempre diversa. Un’opera che diventa una vera e proprio performance grazie alla collaborazione dei visitatori.
La mostra è ideata da Hans Ulrich Obrist e Christian Boltanski, curata dagli stessi, con la collaborazione di Chiara Parisi e Roberta Tenconi.
Fino al 14 gennaio all’Hangar Bicocca.
Ingresso gratuito. Per prendere e collezionare le opere d’arte è richiesto però l’acquisto della borsa creata dall’artista Christian Boltanski al prezzo di 10 euro.
Consigliata la prenotazione per chi desiderasse visitare la mostra durante il week end.
Per informazioni: www.hangarbicocca.org
Elise Lefort per Urban Magazine
Dirty Dancing: the Classic Story on Stage!
Sì lo sappiamo già: i fanatici del film Dirty Dancing potrebbero essere molto scettici. L’errore è dietro l’angolo e rimanere delusi dopo essersi affezionati ad un film famoso come quello di Dirty Dancing è davvero comprensibile. Però (c’è un però) bisognerebbe pur provare prima di giudicare. E noi vi invitiamo a farlo.
Questo perché scenografia, balli e persino gli attori stessi sono davvero molto, molto fedeli agli originali. Il musical Dirty Dancing che conobbe già un grandissimo successo durante le prime edizioni milanesi è tornato e sarà on stage presso il Teatro degli Arcimboldi fino al 7 gennaio. Gli ultimi biglietti sono ancora disponibili per coloro che vorrebbero fare un regalo all’amica del cuore oppure regalarsi una serata a teatro durante le feste di inizio anno!
Sul palco Sara Santostasi nei panni della giovanissima Baby Houseman, e Giuseppe Verzicco, che quest’anno sostituisce Gabrio Gentilini nel ruolo del bel Johnny Castle.
Perché vederlo? Per rivivere live tutte ma proprio tutte le emozioni del film cult che ha appena compiuto trent’anni! Tutte le emozioni fino al famoso porté che non vi deluderà affatto!
Ah: vi abbiamo detto che potrete persino farvi una foto portando un cocomero?
Teatro degli Arcimboldi fino al 7 gennaio 2018
Elise Lefort per Urban Magazine
I Lego ricreano una metropoli nel Palazzo Giureconsulti
Tutti gli adulti sono stati bambini, ma pochi di loro se ne ricordano, diceva Antoine de Saint Exupéry. Fortunatamente a tanti di loro basta davvero poco per tornare al favoloso periodo degli under 10. E talvolta questo succede alla sola vista di un celebre piccolo mattoncino. Sono loro, i Lego che hanno cullato la nostra infanzia e ci accompagnano tutt’ora specialmente se in casa vivono anche bambini. I Lego sono un’istituzione che continua a regnare sovrana. Nei ricordi, nei cassetti e sotto ai piedi, specialmente di notte, al buio.
I mattoncini Lego sono ora protagonisti di un’esposizione: City Booming Milano, presso il Palazzo Giureconsulti in Piazza Mercanti. All’interno della mostra è anche stata realizzata un’intera metropoli, costruita con ben più di 7 milioni di mattoncini colorati. La città nella quale si trovano abitazioni, vari negozi tra cui un grande centro commerciale, una pasticceria, un cinema, un barbiere e l’ufficio di un investigatore privato è popolata da ben 6.000 mini figure tra le quali i supereroi Batman, Wonder Woman, Hulk nonché celebrità come Harrison Ford, Sean Connery e personaggi dei cartoni come la Sirenetta o ancora i Simpson.
Apertura fino al 14 gennaio 2018. Dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 20.00
Intero: 9 euro
Ridotto (4 - 12 anni): 3 euro
Gratuito sotto ai 4 anni.
Elise Lefort per Urban Magazine
Il “Museo non Museo” inaugurato a Milano!
Un museo a cielo aperto, itinerante e con opere a realtà aumentata? Sì, è possibile ed è qui, a Milano!
Si tratta del MAUA, il Museo di Arte Urbana Aumentata che propone ai visitatori di scoprire 50 muri. Esatto, muri. Perché l’arte non è solo sotto vetro. Non solo “chiusa” nei musei ma si trova attorno a noi. Ci confrontiamo ogni giorno con lei uscendo di casa, andando a passeggio con il cane, fuori della banca, sulla via per il lavoro… I curatori della mostra? Sono loro, siamo noi, i milanesi. Le opere del MAUA sono infatti state selezionate dagli stessi abitanti dei quartieri di Milano come Giambellino-Lorenteggio, Adriano-Padova-Rizzoli, Corvetto-Chiaravalle-Porto di Mare, Niguarda-Bovisa, QT8-Gallaratese. Murales o altre opere di street art che sono state selezionate per essere poi fotografate e raccolte al BASE di Milano.
Una foto? Che peccato! Non proprio… Le foto esposte potranno infatti essere animate in realtà aumentata tramite l’app Bepart. Nella giornata inaugurale, il 17 dicembre prossimo, si prevede un tour guidato tra le opere del quartiere Giambellino con partenza da San Cristoforo e ritorno poi al BASE. Alle 15 l’incontro con Filippo Del Corno Assessore alla Cultura del Comune di Milano e lo street art Pao. Dopo la visita alla mostra alle ore 16, la giornata si concluderà con la proiezione del documentario Banksy Does.
Evento gratuito fino ad esaurimento posti.
Elise Lefort per Urban Magazine
Il Natale a Milano è green!
Rosso Natale? Non proprio. Il Natale per il sesto anno consecutivo è green, bio, etico e sostenibile. Dove? Presso la Fonderia Napoleonica Eugenia. Il Green Christmas si articolerà su due giornate, sabato 16 dicembre e domenica 17, e spazierà fra design, abbigliamento eco-fashion, prodotti e cosmesi bio e molto altro per regali etici e attenti all’ambiente. Due grandi novità per l’anno 2017: oltre agli acquisti eco ed ethic-chic, quest’anno l’Africa sarà all’onore e i visitatori della kermesse potranno acquistare all’inizio del mercatino un biglietto della lotteria afro-green al prezzo (simbolico) di 1 euro. Tutti i devoluti saranno dati all’Associazione Hair Kitchen 4 Women, progetto che mira ad aiutare le donne senegalesi.
Seconda novità è la Green Ethic Christmas, la seconda location situata in via Pergola 15 (a pochi minuti della Fonderia) dove verranno esposti oggetti e prodotti green sì, ma anche esotici. Ceste, stoffe, oggetti e i tanti amati turbanti proposti da alcuni espositori e artigiani stranieri oppure italiani appassionati a luoghi quali Africa, Brasile o ancora Bolivia e Perù.
Orari: sabato 16 dalle 10.00 alle 20.00 e domenica 17 dalle 10.00 alle 19.00
Elise Lefort per Urban Magazine
Cristina d’Avena & i Gem Boy all’Alcatraz
A dicembre facciamoci un regalo e torniamo bambini (ma nemmeno troppo). Ripassiamo i grandi classici, alleniamo la voce e prepariamoci a saltare e cantare fino all’alba (o quasi).
Loro sono la strana coppia, “il diavolo e l’acqua santa” come sono già stati chiamati. Due mondi così diversi eppure perfetti insieme. Il gruppo irriverente della scena italiana e la star delle sigle più famose dei cartoni animati Cristina d’Avena sono di nuovo in tour e faranno tappa a Milano presso la discoteca Alcatraz di via Valtellina. Un tour sempre più seguito dai fans più accanati e non, che siano grandi nostalgici o giovani “sul pezzo”. Le novità dell’anno sono un nuovo look, una nuova scaletta, nuove gag per la star dei cartoni animati della nostra infanzia, e il gruppo oggi anche impegnato nel programma tv Colorado.
Sabato 16 dicembre – Alcatraz Milano – via Valtellina 21/27
Orario: dalle 22.30
Prezzo: 15 euro
Elise Lefort per Urban Magazine
L'amore fa volare secondo Chagall @La Permanente
MOSTRA - DAL 3 DICEMBRE AL 28 GENNAIO
Dicembre si apre celebrando l’amore e in particolare quello ritratto dall’artista bielorusso Chagall. A Milano, Let’s Feel Good dedica lui una conferenza speciale. In programma una retrospettiva dei suoi quadri più importanti e il ritratto della visione del pittore sulla Vita, l’Arte e ovviamente l’Amore con la A maiuscola. Amore che Marc Chagall ha sempre esternato, in particolare quello che lo legava alla sua amata, la sua Bella, in un contesto storico non dei più facili. La conferenza sarà tenuta da Valentina Ferrario, Direttore di ArtSpecialDay e dalla storica dell’Arte Federica Maria Marrella.
Per prenotarsi scrivere a lets@letsfeelgood.it
Quando? Il 3 dicembre dalle 18.30 alle 21.30 da LET’S in viale Bezzi.
Un appuntamento che si aggiunge alla Mostra “Chagall - Sogno di una notte di mezza estate” al Museo della Permanente di Milano fino al 28 gennaio 2018.
Elise Lefort per Urban Magazine