La Pizza: una storia fatta di pane, pomodoro e tanto amore

Cosa mangiamo stasera? Molti se non tutti avrebbero già la risposta a questa domanda: una gran bella PIZZA!

Conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, la pizza ha un impasto semplice, ma ricco di sapore e storia. Dietro quell’aspetto gradevole e gustoso c’è una tradizione che ha le sue fondamenta nel Settecento, nel Regno di Napoli.

Proprio a Napoli è avvenuto il primo incontro tra il pane e il pomodoro. Il risultato finale fu positivo a tal punto che la pizza venne apprezzata da tutti, dai più poveri ai più ricchi. Proprio questo successo riscontrato nelle classi più nobili della società spinse il pizzaiolo Raffalele Esposito a dedicare la pizza “margherita” alla regina Margherita di Savoia.

Fino agli inizi del Novecento la pizza e le pizzerie rimangono un fenomeno prettamente napoletano, e gradualmente italiano. Dopo la seconda guerra mondiale, adeguandosi ai gusti dei vari paesi, divenne un fenomeno mondiale.

Oltre che un fenomeno, la pizza divenne persino protagonista di un film.

Nel 2003, infatti, la produzione Lanterna Magica decise di dedicare alla pizza il cartone animato “Totò sapore e la magica storia della pizza”: una produzione dalla trama fantasiosa, ma ambientato sempre a Napoli.

Avete avuto occasione di vederlo? Di sicuro il film avrà regalato numerosi colpi di scena, ma non dal punto di vista culinario. Nonostante la pizza sia sempre stata amata per la sua semplicità, innumerevoli varianti hanno preso la scena e soddisfatto le esigenze di numerosi clienti, sempre più desiderosi di sperimentare e provare nuovi sapori.

Dove trovare una pizza fuori dal comune? Vieni da PIE.

Situato all’interno di CityLife Shopping District, PIE offre ai propri clienti la possibilità di scegliere gli ingredienti della propria pizza per vivere un esperienza personale e alimentare unica nel suo genere.


Red, il connubio perfetto tra cucina e lettura!

Spesso è complicato coltivare le proprie passioni e dedicare del tempo a noi stessi a causa della routine lavorativa e dei troppi impegni. Ad esempio, quando è stata l’ultima volta che avete letto un buon libro o che avete trascorso la vostra pausa pranzo in completo relax?

Scommettiamo che non ve lo ricordate...

È importante riappropriarsi della risorsa più preziosa che ci appartiene, ma che spesso sottovalutiamo: il tempo. A volte bastano dei piccoli gesti d’amore verso noi stessi per combattere lo stress e dare una svolta positiva alla giornata.

E allora perché non dedicarsi un pranzo in tutta tranquillità, sfogliando il vostro romanzo preferito?

All’interno di CityLife Shopping District vi aspetta Red, il moderno bistrot che crea la perfetta sintonia tra cucina e lettura.

Red è uno store esperienziale ideato dal Gruppo Feltrinelli e sviluppato in collaborazione con CIR food. All’interno del locale, avrete la possibilità di immergervi nella lettura, scoprendo le novità editoriali del momento. Il tutto viene accompagnato da proposte gastronomiche ideate con lo scopo di creare un’atmosfera rilassante e ideale per conversare.

La lettura concilia tranquillità e creatività: un buon libro è molto più di un semplice oggetto, è un compagno di viaggio che saprà darti saggi consigli.

Cosa potrebbe esserci di meglio che abbinare la dimensione culinaria a quella della lettura? Non vi resta che scoprirlo. Vi aspettiamo da Red, un luogo unico che vi farà vivere esperienze sensoriali indimenticabili grazie a percorsi culinari proposti, che vengono costantemente rivoluzionati.

Wired per CLSD


Che tipo di caffè sei?

Tutti concordano sul fatto che il caffè sia una delle bevande più consumate al mondo, ma il suo aroma suscita opinioni differenti. Ad ogni persona un tipo di caffè... c’è chi lo preferisce dolce, chi più amaro, chi leggermente fruttato o speziato, poi ci sono i più golosi che aggiungono cioccolato, caramello o panna.

Iniziare la giornata con il piede o, in questo caso, con il caffè giusto è fondamentale. Per questo motivo è importante trovare la miscela perfetta per deliziare il palato.

Noi di CityLife Shopping District abbiamo cercato di abbinare ad ogni personalità una tipologia di caffè: e tu che tipo sei?

Il Dolce
Se anche tu appartieni al gruppo di coloro che detestano rimanere con l’amaro in bocca, un caffè leggero, poco tostato e con alcune note dolciastre è ciò che fa per te.

L’intenso
Per i più energici e vivaci ci vuole una miscela più intensa, persistente e con delle note tostate, dal gusto deciso.

Lo speziato
Se vuoi avere la carica giusta ad ogni ora del giorno, un mix di varietà differenti, essiccate e tostate è ciò che fa per te. E perché non aggiungere un po’ di brio con le spezie?

Il Cioccolover
Come ben sai, il cioccolato è un valido rimedio per tutti i mali. Se anche tu abbracci questa filosofia e non sei disposto a rinunciare alla dolcezza, prova una miscela che unisca il gusto unico del caffè alla golosità del cioccolato.

Il Bilanciato
Per chi invece ama le vie di mezzo, un caffè leggermente tostato con delle note caramellate è ciò che fa per te. Dai la giusta cremosità al tuo break!

Appartieni alla categoria degli eterni Indecisi? Non preoccuparti, al Nespresso Store di CityLife Shopping District potrai trovare e degustare la miscela perfetta.


Cucinare gli alimenti in modo sano e gustoso si può, grazie al vapore

Spesso ci chiediamo quale sia il metodo di cottura migliore per cuocere gli alimenti e per preservarne le loro proprietà nutritive. La cottura a vapore è diventata molto popolare negli ultimi anni perché è considerata il metodo più salutare per mantenere il contenuto vitaminico e minerale degli alimenti.

Questa tecnica porta con sé numerosi vantaggi, scopriamoli insieme!

Più gusto
Gli alimenti cotti a vapore mantengono le caratteristiche originali del cibo: sapore, colore e consistenza. Gli aromi restano inalterati grazie alla lentezza del processo di preparazione.

Più leggerezza
Il vapore usato per cuocere i cibi non porta alla formazione di sostanze difficili da digerire. Anche questo è reso possibile grazie alla lentezza ed uniformità di trasmissione del calore.

Oil Free
La cottura a vapore non prevede l’aggiunta di olio: un vero toccasana per la linea. Si possono aggiungere condimenti a piacere dopo la preparazione.

Vitamine, vitamine, vitamine
Il vapore permette di preservare buona parte delle vitamine e sali minerali contenuti negli alimenti perché questi non entrano in contatto diretto con l’acqua di cottura e quindi non si disperdono.

CityLife Shopping District propone una vastissima offerta culinaria ed ha pensato anche al benessere dei suoi clienti, offrendo numerose alternative healthy. Tra queste, That’s Vapore saprà soddisfare il vostro palato con il suo ricco menù. Lasciatevi sorprendere dal gusto della genuinità e dagli aromi deliziosi della cottura a vapore!

 

 


Winter drinks: i più amati del 2018

Per prepararci all’inverno ormai alle porte, scaldiamoci pensando ai winter drinks più amati di sempre.

Uno tra i più richiesti è senza dubbio l’Irish Coffee. Per prepararlo basta avere a disposizione whisky, caffè, panna fresca e zucchero di canna. Una shakerata come ogni barman sa fare et voilà, il cocktail è servito.

Un altro drink molto antico e tra i più diffusi nelle regioni caraibiche è il Punch, più precisamente il Planter’s Punch, nato come bevanda da piantagione perché a base di rum scuro, agrumi, succo di limone e zucchero. Paragonabile al Vin Brulé, è molto semplice da preparare e si può arricchire con diversi tipi di frutta e spezie a piacere.

Come non nominare poi il Boulevardier: pare sia stato inventato da Harry McElhone, uno dei più grandi barman della storia, espatriato durante il proibizionismo in Europa, anche se alcuni lo associano allo scrittore Erskine Gwynne. In molti lo paragonano al famosissimo Negroni poiché si prepara con 26 (taccuini alla mano): 3cl di whisky, meglio se torbato, 3 cl di sweet vermut, 3 cl di bitter Campari e si serve con una buccia di limone o una ciliegina a scelta.

Non può, inoltre, mancare il White Russian che nasce come variante del Black Russian. Il nome tradotto in italiano significa "Russo bianco" e fa riferimento sia al colore bianco della vodka che allo schieramento dei Bianchi (filozaristi) nella guerra civile russa del 1917. Il drink, reso celebre grazie al film The Big Lebowski interpretato da Jeff Bridges, si prepara con vodka, liquore al caffè e panna liquida. Drughi di tutto il mondo: cin cin!

Concludiamo in bellezza con un drink tutto italiano: il Bombardino, famosissimo sulle piste da sci per scaldarsi. Anche se è ormai diffuso in moltissime località in tutta Italia, la tradizione ci racconta che ha origini lombarde, più precisamente nasce a Livigno nel 1972. Viene preparato con zabaione, panna, brandy e caffè. Una botta di energia servita sia fredda sia calda.


Vini Biologici, che successo!

Vino rosso o vino bianco, basta che sia… green!

Il consumo di vino in Italia ha imboccato la strada del Bio: aumenta, anzi quasi raddoppia rispetto all’anno precedente, la richiesta di vini provenienti da coltivazioni biologiche.

I dati arrivano da un’analisi della Coldiretti, ma se passi da CityLife Shopping District, lo staff di Svinazzando te ne darà conferma, magari proprio davanti a un calice di Spumante Bio.

Sono proprio le bollicine italiane Bio a registrare vendite per oltre 360 mila litri in Italia nel 2017, seguite dai vini rossi molto strutturati (Nero d’Avola, Montepulciano, Chianti).

Oggi si sceglie sempre più spesso di brindare con calici di qualità e green, come le bottiglie che trovi tra gli scaffali del nostro Carrefour Market!

Tanta domanda ha avuto la pronta risposta di una schiera di produttori che hanno scelto di convertire i propri vigneti a coltivazioni biologiche o biodinamiche, esportando anche i nostri vini all’estero (Germania, su tutti) e contribuendo a aumentare la cultura del “bere green”.

Il motivo di tutto questo successo? Sicuramente ha giocato un ruolo fondamentale la responsabilizzazione dei consumi da parte di chi, pur mantenendo alto il livello di qualità, sceglie prodotti che rispettino la conformazione del territorio di produzione. Con una coltivazione biologica o biodinamica, non si punta più alla quantità ma alla qualità del prodotto finale.


Street food: 10 cibi di strada italiani da provare

Che lo si voglia chiamare cibo di strada, pasto veloce oppure all’anglosassone “street food”, la cucina mordi e fuggi, soprattutto se 100% Made in Italy e fatta con prodotti della tradizione, piace moltissimo, al punto di diventare un vero e proprio trend.

Non solo food truck e festival itineranti, ma anche vere e proprie realtà ristorative che stanno sempre più invadendo il bel paese, con proposte culinarie take away che rivisitano i grandi classici o propongono novità fusion.

Ma veniamo alla nostra lista, quali sono secondo noi i 10 cibi di strada italiani da provare assolutamente:

  • Cono di pesce fritto: che lo si preferisca di calamari, gamberi, alici o misto, la frittura è immancabile in estate. È una mazzancolla chi non lo prova!
  • Piadina: territorio per noi estremamente esplorato grazie all’offerta de La Piadineria, la specialità romagnola che ha avuto più successo a livello di export nel mondo è senza dubbio tra i cibi di strada preferiti nel nostro Paese. Un disco IGP di pasta piatto di 25 cm di diametro che consumiamo in migliaia di tonnellate l’anno
  • Panino con lampredotto: qui siamo a Firenze e parliamo di trippa, ma questa piace anche a chi storce il naso quando sente che si tratta di alcune parti dell'apparato digerente del bovino. Da consumare rigorosamente con la tipica salsa verde
  • Pani ca’ meusa: scendiamo un po’, anatomicamente e geograficamente e arriviamo all’orgoglio palermitano, il panino con la milza. Anche qui, non fatevi stizzire, il pane è cosparso di sesamo ;)
  • Arancina: dopo la guerra a suon di riso con Catania, è sempre Palermo a spuntarla, con il suo fritto tipico inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Provatela quella al ragù, alla Norma o al burro dell’Antica Focacceria San Francesco
  • Pizza: che la si consumi a tavola o per strada, aperta o ripiegata su se stessa, che la si mangi tonda o al trancio, soli o in compagnia, la pizza resta la nostra bandiera per eccellenza. Provate quella “componibile” di P.I.E. e diteci sui social cosa ne pensate!
  • Zeppole: no, non sono “s” pronunciate male, parliamo delle frittelle napoletane fatte con un impasto di acqua, farina, sale e lievito. Semplici e buone
  • Polpette: quelle che piacciono così tanto agli americani da infilarle persino in un piatto di spaghetti, noi le mangiamo in purezza, perché sono buonissime così. Lo sa bene il nostro Meatball Family, con una proposta simbolo della tradizione italiana attraverso un approccio multi culturale
  • Arrosticini: non c’è bisogno di presentazioni, gli spiedini di pecora abruzzesi (in dialetto detti "li cippe") sono conosciuti in ogni dove. Cotti alla brace, aderiscono perfettamente al palmo di ogni mano affamata
  • Sgagliozze: uno snack che si direbbe nordico e invece proviene dalla Bari Vecchia, si tratta di tranci di polenta fritta spettacolare!

Vi è venuta l’acquolina in bocca? Vi aspettiamo a CityLife Shopping District con un’offerta #nonsolostreet.

 

 


Cibi da spiaggia: cosa mangiare al mare

Con 40 gradi all’ombra più che voglia di qualcosa di buono si ha voglia di qualcosa di fresco.

Le regole d’oro sono:
- Mangiare leggero
- Scegliere alimenti facilmente digeribili
- Idratarsi spesso
- Stare sotto l’ombrellone o almeno coprirsi la testa durante il pranzo
- E, obbligo imposto da ogni madre che si rispetti, aspettare almeno due ore prima di fare il bagno!

Ma veniamo al cibo: dimenticate le tavolate a base di lasagne, parmigiana e cosce di pollo fritte, scegliete piuttosto i cereali, come quinoa, cous cous, orzo, farro, riso, anche una pasta fredda va bene, basta non abbondare troppo con la quantità. Abbinate verdure, possibilmente di stagione e scegliete una sola proteina, che sia carne o pesce. Latticini: pochi.

Se siete amanti dei fai-da-te privilegiate un piatto unico, facile da trasportare - mi raccomando, la borsa frigo dovrà essere la vostra ombra - accompagnato da frutta e verdura da sbucciare al momento: cetrioli, carote, sedano, anguria, melone, ciliegie, senza dimenticare pesche e albicocche perfette per stimolare la melanina e garantirsi un’abbronzatura perfetta. E, naturalmente, litri e litri di acqua. Se, al contrario, non vi piace mangiare in spiaggia perché la sabbia portata dal vento si attacca ovunque rendendo quella fetta di melone uno scrub e il vostro umore particolarmente irritabile - poi diciamocelo, fa “poco chic” - ordinate un antipasto leggero, un’insalata o un panino accompagnato da una sana, sanissima centrifuga. Ah, un’altra valida alternativa è la colazione abbondante in hotel e a pranzo solo una macedonia o un buon gelato artigianale!

E se quest’anno sarete in visita a Milano, oppure non avrete voglia di seguire l’esodo di agosto per godervi la bellezza della città silenziosa, vi aspettiamo a CityLife Shopping District!


Un’estate all’insegna dei Buddha Bowl

Non chiamatele insalatone, no, i cosìddetti Buddha Bowl sono molto di più.

Nate solo qualche anno fa, queste ciotole magiche hanno già fatto il giro del mondo in 80 giorni, Londra, New York, Los Angeles, Sidney, Monte Carlo, arrivando a essere osannate da star mondiali e fotografate in tutte le salse per essere postate tra i top trend di Instagram. Piuttosto facile capire il motivo di questo successo planetario: sono belle, buone e sane! Senza contare l’estrema facilità di preparazione… siamo ai livelli dell’assemblaggio.

Ma cosa assemblare in queste “ciotole di Buddha”? Perché siano le originali e non un surrogato ci sono alcune regole da rispettare, come le proporzioni: la componente vegetale deve essere preponderante, almeno il 70% deve essere composta di ortaggi, poi va aggiunto un cereale a piacere, a scelta tra riso, grano saraceno, quinoa, farro, orzo, miglio, e, infine (l’ultimo 15%), arriva la proteina, animale o vegan.

Il rigore zen è applicato anche alla stagionalità, gli ingredienti devono essere del periodo e quanto più possibile local, secondo la regola del km 0 o poco più. Da evitare come la peste i prodotti in scatola, mentre non vengono malvisti i semi o la frutta a guscio, per dare quel quid di croccantezza tanto amato dagli chef stellati.

Infine, ma non meno importante, la componente estetica: non buttate tutto insieme mischiando con la foga degli affamati, posizionate sapientemente gli ingredienti per forma e colore, come fosse arte. Non solo avrete una schiscetta perfetta per la pausa pranzo, ma vi sentirete in perfetto mood estivo! E poi clic, la foto, pubblicatela con #citylifeshoppingdistrict ;)


Healthy food: prepararsi alla prova costume

Inglesismi a parte, con il termine “healthy food” si indica sostanzialmente il cibo sano. Certo, stabilire quale sia il cibo sano in un mondo travolto dal paradosso della troppa scelta non è facile quanto potrebbe sembrare. Già, i cibi industriali, quelli congelati o precotti popolano i supermercati con packaging super invitanti, tentando il poco tempo libero che abbiamo, ma scegliere è possibile.

In linea di massima gli esperti (ma non dovevano arrivare i luminari nutrizionisti, le nostre nonne lo sapevano già benone) definiscono healthy il cibo grezzo, quindi non trattato, parliamo di frutta, verdura, carne e pesce cucinati al vapore, alla griglia o al forno senza l’aggiunta di sali e condimenti. Non una dieta ma uno stile di vita, insomma. Senza andare troppo nel drastico dicendo addio per sempre alla sanità mentale delle papille gustative, esistono oggi molte ricette sane e, incredibile, BUONE! Basta imparare a scegliere, fare amicizia con le proprietà del cibo che si mangia e sì, avere un po’ di fantasia. E se proprio non l’avete, cercate la motivazione nella vicina, ormai vicinissima prova costume.

Un possibile alleato è la quinoa (non so se lo sapete, è imparentata con gli spinaci!), ma anche l’amaranto, che non contiene glutine e vanta una grande quantità di proteine vegetali. Costituiti di fibre, sali minerali, calcio, fosforo, magnesio, ferro e vitamine, sono entrambi facilmente digeribili e si prestano a ricette di ogni tipo. Basterà farli bollire in pentola per mezzora e poi saltarli a parte con verdure o proteine animali a propria scelta. Ottimi anche pensati come insalatone, mischiati per esempio con pomodori e feta, oppure come hamburger, sformati o zuppe. Il loro segreto è che saziano molto, donano energia pur essendo particolarmente leggeri e poveri in calorie.

E chi l’ha detto che chi vuole ritrovare la forma, o semplicemente seguire un’alimentazione più sana, debba rinunciare al dolce? No, basta che il dolce non sia poi così dolce! Addio zucchero raffinato, glucosio per come ti conosciamo e benvenute ricette con ingredienti biologici e soprattutto con un bassissimo indice glicemico. Cercate tra gli scaffali farina di mandorle, quella di farro, di orzo o integrale, il latte di cocco, la stevia (sì, non è un brevetto della CocaCola), la cannella, l’estratto di vaniglia, il cioccolato fondente, le fave di cacao, la frutta secca, munitevi di uova, carta forno e andate a produrre torte, plumcake, tartufi, biscotti e quello che più preferite, tutto rigorosamente naturale. E se non siete particolarmente amici dei fornelli e bruciate anche il pane da scongelare, potete sempre scegliere tra i bar e ristoranti di CityLife Shopping District che offrono ricette healthy, That’s Vapore per esempio.

Grazie al Bio la dieta per la prova costume potrà non essere punitiva ma piena di inventiva!